Sulla base di alcune frasi estrapolate dal suo libro, appena pubblicato, il generale Roberto Vannacci è stato accusato di omofobia, sessismo, razzismo e incitamento all’odio e in tutta fretta rimosso dal comandi dell’ istituto Geografico Militare di Firenze per mano del Ministro Crosetto.

Si tratta di un caso in cui il Ministro della Difesa ha agito frettolosamente e in antitesi con l’ideologia del suo partito, almeno finché era forza di opposizione.

La frase maggiormente incriminata è quella sugli omosessuali: “Cari omosessuali, normali non lo siete”, che opportunamente decontestualizzata ha fatto parlare di odio e discriminazione nei confronti delle persone gay.

Per capire il significato di quelle parole occorre non separarle dal passo precedente, di cui costituiscono la logica conclusione. All’interno del capitolo dedicato alle lobby LGBTQI, l’autore critica la presunzione, tipica di questo mondo, di dichiarare normalità le relazioni omosessuali e il “gender fluid”, disprezzando l’eterosessualità e imponendo tale visione antropologica come “regola” assoluta. Anormali quindi, secondo Vannacci, non sono le persone omosessuali in sé stesse, bensì la logica e gli atteggiamenti di coloro che fissano e impongono arbitrariamente la loro “norma” nella società, rovesciando la legge naturale. Lo scritto del generale della Folgore è un libero pensiero, come quelli a pro che venivano espressi dalla Murgia o le sciocchezze di Saviano.

Se la libera espressione è sempre valsa per i secondi, deve valere anche per lui in fondo il principio è costituzionalmente riconosciuto. Il Ministro, evidentemente più preoccupato che l’opinione pubblica potesse creare un danno al Primo Ministro, ha preferito intervenire andando contro il principio di partito ” No al pensiero unico dominante “. Decisione che conferma che stiamo vivendo ” Un mondo al contrario”

Emanuela Busetto – Fondatrice e Presidente del Movimento Aurora
Elena Bardelli – Segretario del Movimento Aurora